Treviso, il leghista Gentilini condannato per razzismo. Allo ‘sceriffo’ comizi vietati per 3 anni
Fonte: it.notizie.yahoo.com
Venezia, 26 ott. (Adnkronos/Ign) – Il pagamento di una pena pecuniaria di 4mila euro ma soprattutto il divieto di partecipazione a pubbliche manifestazioni per 3 anni. E’ la condanna inflitta al vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, in seguito al processo, con rito abbreviato, apertosi a suo carico per istigazione all’odio razziale.
Il fatto risale allo scorso anno quando Gentilini intervenne duramente contro gli immigrati dal palco della Festa dei Popoli Padani a Venezia. Già quest’anno comunque lo ‘sceriffo’, con il rammarico di molti esponenenti trevigiani del movimento, non era stato inserito nella scaletta degli interventi della festa leghista a Venezia.
Gentilini è noto alle cronache per le sue prese di posizione, a partire dall’attacco contro i gay nel 2007, in cui auspicò la ”pulizia etnica dei culattoni”, dichiarazioni che spinsero le associazioni omosessuali a organizzare la protesta del bacio davanti al Comune.
E poi, ancora, l’attacco contro i cani di razza straniera, la guerra ai cigni lungo i corsi d’acqua della città, la rimozione delle panchine perché occupate dagli extracomunitari, gli immigrati da vestire da leprotti e da impallinare. Da anni il governo della Lega a Treviso, gradito ai cittadini con percentuali di voto ‘bulgare’, è un feudo inespugnabile a qualsivoglia altra forza politica.