Un Nuovo Originale Sistema Per Rispondere Alle Esigenze Dei Profughi
Il comune di Torino offre 300 euro mensili a chi ospita un profugo
TORINO (Migranti-press 6) – Cittadini disposti ad ospitare in casa per sei mesi, massimo un anno, un rifugiato. Si parte con una sperimentazione, ma se non ci saranno intoppi, l’affido residenziale sarà riconfermato, diventando uno dei diversi canali per rispondere alle difficoltà e ai picchi di arrivi. Il progetto dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune, Marco Borgione, prevede la selezione di 20 profughi del Darfur, dai 28 ai 30 anni, che verranno inseriti in altrettanti nuclei familiari pronti ad offrire vitto e alloggio. Non solo. Chi prenderà in casa i rifugiati dovrà anche aiutarli ad allacciare rapporti sociali.
In cambio dell’ospitalità il Comune offrirà un rimborso di 300 euro mensili. “Un semplice contributo per le spese – spiega Borgione – a parziale copertura dei costi sostenuti. Siamo la prima città in Italia a sperimentare l’affido per adulti in difficoltà. Speriamo che il risultato sia positivo”. Nel piano sono coinvolte anche le associazioni di volontariato. A loro il compito di prendere in carico i profughi e selezionare quelli adatti ad un inserimento, incrociando i dati con la disponibilità dei torinesi. “C’è bisogno di solidarietà concreta al di fuori delle istituzioni – aggiunge Borgione – per questo abbiamo pensato all’affidamento residenziale. La città rappresenta per molti profughi una delle mete ambite dopo rocamboleschi viaggi in mare e l’arrivo sulle coste italiane. Tanto che individueremo anche uno stabile da ristrutturare per creare una foresteria transitoria”.