“Aggiungi un posto a tavola”, i profughi a pranzo dalle famiglie italiane
E’ il progetto di “integrazione a domicilio” lanciato dalla cooperativa Odissea in Garfagnana, dove alcune famiglie ospitano a pranzo un richiedente asilo del territorio. Occasione “per far conoscere cosa è il sistema di accoglienza e le storie che i migranti portano con se”
FIRENZE – In Garfagnana i profughi vengono ospitati a pranzo da famiglie italiane. E’ il progetto “Aggiungi un posto a tavola” iniziativa di “integrazione a domicilio”.
Un progetto nato nella Valle del Serchio dalla Cooperativa Odissea e con il patrocinio del sistema di accoglienza migranti e rifugiati Sprar e patrocinato da 4 piccoli comuni montani. Le famiglie che aderiscono si impegnano ad organizzare una cena alla quale è invitato un rifugiato o un richiedente asilo politico che sarà accompagnato da uno degli operatori della cooperativa. Si tratta di un modo, spiegano i responsabili del progetto, “per far conoscere da vicino a chi lo vuole cosa è il sistema di accoglienza e le storie che i migranti portano con se”.
Al momento sono qualche decina le adesioni al progetto e già 5 sono le famiglie visitate dagli operatori della Cooperativa Odissea. “Entrare nelle case delle persone – spiega Eros Tetti, coordinatore del progetto – è il modo migliore per far conoscere il nostro territorio e la nostra cultura ai migranti e allo stesso tempo per far conoscere questo fenomeno alle famiglie del territorio che spesso vivono solo le narrazioni rappresentate dalla televisione”.
Il progetto si concluderà con una cena finale, alla quale saranno invitate le famiglie che hanno aderito, dove saranno gli stessi richiedenti asilo politico a cucinare per loro piatti tipici della loro tradizione.
Bella iniziativa e, detto da un collega, credo abbia più valore…!