Edilizia residenziale pubblica: Imporre agli stranieri documentazione ulteriore rispetto a quella richiesta agli italiani è in contrasto con i principi di uguaglianza e non discriminazione
Il Governo impugna la nuova legge Regionale dell’Abruzzo sull’assegnazione delle case popolari
La nuova legge della Regione Abruzzo sull’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), reca varie norme che violano i principi di ragionevolezza, di uguaglianza e non discriminazione di cui all’ articolo 3 della Costituzione, in particolare, laddove prevede che per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, i cittadini non comunitari devono produrre documentazione ulteriore rispetto a quella richiesta ai cittadini italiani e comunitari.
Con queste argomentazioni, il Consiglio dei Ministri n. 20 del 21 dicembre scorso, ha deciso di impugnare la legge della Regione Abruzzo, n. 34 del 31 ottobre 2019, recante “Modifiche alla legge regionale 25 ottobre 1996, n. 96 (Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione) e ulteriori disposizioni normative”.
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