Ue: una direttiva per regolamentare il lavoro stagionale.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it
Cecilia Malmstrom, commissaria Ue designata agli Affari interni, parla dei fatti di Rosarno nell’audizione alle Commissioni dell’europarlamento.
Allo studio una direttiva “per dare un quadro giuridico di riferimento” ai lavori stagionali. Per la Commissaria svedese “occorre trovare collaborazione con la Libia, anche se non è esattamente un Paese democratico”.
Prevenire le tragedie nel Mediterraneo, rispetto del principio del “non respingimento” di chi ha bisogno di protezione, solidarietà dell’Unione ai Paesi maggiormente esposti ai flussi e una direttiva per regolamentare il lavoro stagionale.
Sono i punti sulla politica migratoria che la commissaria Ue designata agli Affari interni, la svedese Cecilia Malmstrom, ha sottolineato ieri durante la sua audizione davanti alle commissioni dell’Europarlamento.
La Malmstrom, ex ministro agli Affari europei del Governo svedese, rispondendo ad una domanda sui recenti fatti di Rosarno, ha spiegato che “ci sono settori come l’agricoltura e il turismo che hanno bisogno di manodopera stagionale e questa va regolamentata”. Proprio per questo, ha dichiarato che è allo studio una direttiva riguardante il lavoro stagionale, settore che può essere oggetto di “tratta degli esseri umani”. Secondo la Commissaria “questa direttiva non risolverà tutti i problemi, ma creando un quadro giuridico forse avrebbe impedito avvenimenti come quello di Rosarno, anche se lì c’erano molti aspetti in gioco”.
La Malmstrom ha poi parlato delle “troppe tragedie avvenute nel Mediterraneo”, alle quali occorre porre “freno” considerando che l’Ue “ha il dovere di dare rifugio a chi ne ha bisogno, ma ha anche l’obbligo di contrastare l’immigrazione illegale e la tratta delle persone”. L’ex Ministro svedese ha sottolineato la necessità del rispetto del principio del non respingimento che è una convenzione internazionale. Occorre “dare protezione a coloro che scappano da situazione terribili per salvarsi la vita garantendo al tempo stesso la gestione del flusso dell’immigrazione clandestina”.
Al leghista Mario Borghezio che lamentava la scarsa solidarietà degli Stati Ue verso i Paesi che hanno la maggiore pressione di immigrazione, Malmstrom ha risposto che “l’immigrazione non è una questione che riguarda solo il Mediterraneo”. In questo senso il Commissario designato ha sottolineato più volte la necessità di rafforzare Frontex e di stabilire accordi con Paesi terzi di partenza e di transito sempre rispettando il diritto individuale di richiedere asilo e per una politica dei rimpatri “efficace e umana da gestire con i Paesi terzi”. Per quanto riguarda l’accordo con la Libia, Malmstrom ha riconosciuto che “non è facile, non è esattamente un Paese democratico, ma dobbiamo trovare strade di collaborazione. Qualche piccolo passo avanti è stato fatto, ma dobbiamo concentrarci per garantire che ottemperi al suo impegno a trattare davvero in maniera umana ogni individuo”.