Lib(e)ri in cammino: per una coralità di pace
La presentazione della mostra “Lib(e)ri in cammino” è stato un momento corale: di voci e di emozioni. L’ evento ha visto la presenza dei due autori di origine brindisina, Imma Schiena, Dario Caprioli. Mentre Nizar Ali Badr non ha potuto essere fisicamente presente. I Tre artisti sono itineranti e promotori di un messaggio di pace.
Oltre ai versi recitati dalla stessa autrice Imma Schiena, altri ne hanno letti Katia Khorzom, la piccola Sham e Gdm Henriette, prestando la loro voce e loro lingua madre. Ad accompagnare le letture, la musica di Mauro Ventura e il canto di Francesca Rasta.
La serata è stata così occasione preziosa di ascolto. Di esercizio di un ascolto che spesso rischiamo di praticare con estrema superficialità. Siamo stati invitati ad ascoltare poesie, lingue sconosciute, musica e canto, condotti ad ascoltare esperienze di vita a noi estranee e ad ascoltare infine noi stessi, la nostra interiorità nella quale tutto ciò risuona.
Nella mostra, visitabile all’Ufficio Pastorale Migranti, gli autori, Nizar Ali Badr, Dario Caprioli e Imma Schiena accompagnano il visitatore in un viaggio di 30 foto e 28 frasi tratti dal libro “Parole in pietra. Sarà l’aurora”, Genesi Edizione.
I sassi di Nizar e le pietre di Dario raccontano, attraverso i versi di Imma Schiena, il viaggio del migrante che è mosso da diverse motivazioni economico-sociali, politiche, da necessità, delusioni, aspettative e speranze di una migliore condizione umana. Ma è spinto soprattutto dal desiderio di sopravvivere alla guerra che toglie la dignità all’uomo e cancella l’identità di un popolo. Un cammino attraverso storie umane, esperienze concrete narrate nelle pietre e nei versi. Pertanto la pietra parla e libera la voce dei più deboli che non riescono a farsi sentire da un mondo divenuto sordo alle loro grida. Vite che si intrecciano con la voce degli autori, sino a divenire un urlo corale e unico di una richiesta di pace che si può avere solo con l’amore. Un amore universale che abbraccia il diverso, che abbatte i confini segnati dai pregiudizi.
Lungo questa presentazione, le pietre sono anche, l’espressione di un dialogo tra due arti differenti, tra due culture differenti: quella orientale e quella occidentale e fra tre autori diversi. Autori che hanno unito sinergicamente la loro passione, la loro arte, il loro credo per una fede comune nell’amore. L’esposizione diventa un veicolo, prendendo spunto dal libro, “Parole in pietra. Sarà l’aurora”, attraverso cui condurre il visitatore ed i protagonisti verso la tanta agognata libertà. E l’aurora è simbolo di questa attesa. “Vienimi accanto, dammi la mano, piccolo. Ti insegnerò a scrivere nel cuore la parola Amore. E sarà l’aurora. In tutto il mondo sarà l’aurora mamma? Sì piccolo mio, su tutta la Terra sarà l’aurora. È già l’aurora”.