Ancora vittime. Ancora persone che rischiano la vita.
Avevamo giusto pubblicato in questi giorni un articolo per ricordare le ennesime vittime dell’immigrazione clandestina: nei nostri mari continuano a trovare una morte drammatica persone in cerca di una vita migliore.
Non cessano le richieste di allerta per diversi gommoni in avaria nel Mediterraneo centrale. Ancora decine di persone rischiano la vita.
La centrale dei soccorsi maltese ha inviato un navtext per assumere il coordinamento del soccorso per una barca con a bordo 40 persone. Non succedeva da anni.
Fanno ancora male le immagini diffuse da Open Arms sull’ultimo naufragio a circa 30miglia a nord delle coste libiche di Sabratha che ha visto la nave della Ong spagnola salvare le vite di 111 persone, recuperare 5 corpi senza vita e chiedere d’urgenza l’evacuazione medica per il piccolo Joseph, neonato di 6 mesi originario della Guinea, che non è arrivata in tempo. La nave della Ong spagnola Open Arms, si trovava in missione in acque internazionali quando, per la prima volta dopo anni un aereo di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, le ha fornito via radio le coordinate di un gommone in avaria con oltre cento persone a bordo.
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