Il diritto d’asilo. Report 2020
Presentato la scorsa settimana “Il diritto d’asilo. Report 2020. Costretti a fuggire… ancora respinti” a cura della Fondazione Migrantes , Tau Editrice.
Riportiamo qui alcuni dati e collegamenti per approfondire.
Accoglienze dimezzate e richieste d’asilo calate di un terzo
A fine settembre il totale di migranti, richiedenti asilo e rifugiati presenti nei servizi di accoglienza italiani era di circa 82.100 persone, il minimo degli ultimi sei anni. Rispetto al valore massimo di fine 2017 (quasi 184.000 persone), oggi l’accoglienza è più che dimezzata. Ai minimi anche le domande di asilo. Il lockdown primaverile ha paralizzato infatti per mesi le procedure e al 30 settembre sono stati registrati circa 16.855 richiedenti, i due terzi rispetto allo stesso periodo nel 2019.
In Italia: quanti e da dove?
Per numero assoluto l’Italia è quinta dopo Germania, Francia, Spagna e Grecia. Ma se si guarda ai richiedenti per milione di abitanti, con 580 per milione siamo sotto la media europea di 1.371 per milione. Quest’anno fra i 10 Paesi d’origine con il maggior numero di richiedenti asilo in Italia, 4 sono tra i Paesi più insicuri al mondo: Pakistan, Nigeria, Venezuela e Somalia. La pandemia ha ridotto le richieste d’asilo in tutta l’Ue, con 196.620 mila domande fra gennaio e giugno con un calo del 31% rispetto allo stesso periodo del 2019.
La rotta Mediterranea
Ancora una volta, nonostante martellanti dichiarazioni politiche circa il “ritorno” di un’ondata di sbarchi “indiscriminati”, il 2020 è avviato a concludersi con un totale di arrivi in Italia di migranti e rifugiati via mare certamente in crescita rispetto al biennio 2018-2019 dei “porti chiusi” e della “guerra alle ONG”, ma comunque a livelli minimi rispetto agli anni precedenti: 23.720 gli arrivi nel nostro Paese a fine settembre 2020, contro i 132.043 nello stesso periodo del 2016 e i 105.417 del 2017.
In un anno, solo uno su 140 tra i migranti in Libia raggiunge l’Europa via mare, e solo due su 140 sono respinti. Gli altri 137 al mare nemmeno arrivano. Nei centri di detenzione “governativi” sono trattenuti altri due migranti su 140. Tutti gli altri sono in balia di un’impunità diffusa che li assoggetta a lavoro forzato non retribuito.
Sulla “rotta” del Mediterraneo orientale invece si registrano quest’anno due dati preoccupanti: le vittime in mare, che a fine settembre hanno già superato quelle registrate in tutto il 2019: 91 fra morti e dispersi contro 71; e i respingimenti illegali in mare attuati dalle forze dell’ordine greche: circa 1.100 i casi denunciati in un’ampia inchiesta indipendente, mentre il fenomeno trova conferme anche da altre fonti.
La rotta Balcanica
La situazione sulla rotta Balcanica è drammatica, un vero sistema di violenza nel cuore dell’Europa. Tutti i Paesi dell’area scoraggiano, di fatto, ogni forma di insediamento dei rifugiati. Nella regione si sono diffuse massicce prassi di respingimento dai Paesi UE verso quelli non UE, attuate in modo violento e ricorrendo a procedure interamente extra legem. In particolare, la “catena” delle cosiddette “riammissioni” che coinvolge da tempo Slovenia e Croazia ha l’obiettivo di impedire ai richiedenti asilo l’accesso al territorio dell’UE. A questa “catena”, purtroppo si è aggiunta dalla primavera 2020 anche l’Italia.
La rotta balcanica nello snodo della Bosnia – Il “gioco”, “the game”, come viene chiamato l’attraversamento del confine tra Bosnia e Croazia, è l’obiettivo dei migranti che attraversano la Bosnia. Le situazioni di maggiore difficoltà si vivono al confine, nelle città di Bihać e Velika Kladuša.
Per approfondire
Riguarda:
la presentazione del Rapporto
gli approfondimenti
Leggi:
L’articolo di Vie di Fuga
L’articolo su Vita.it
L’artico di Paolo Lambruschi su Avvenire
I due articoli di Redattore Sociale quello con il messaggio di monsignor Guerino Di Tora, presidente della Fondazione Migrantes; quello che riporta la sintesi del Rapporto.
La sintesi (file formato PDF)
Il diritto d’asilo – Report 2020
Il Report integrale (file formato PDF)
Il diritto d’asilo – Report 2020
I singoli capitoli (file formato PDF)
PRIMA PARTE – Dal mondo con lo sguardo rivolto all’Europa
- 2019-2020: le persone in fuga nel mondo aumentano, ma quelle che trovano protezione in Europa ed Italia sono sempre meno
- Sbarchi e porti chiusi, tra Covid-19 e la “pavida” solidarietà in Unione Europea
- Exodus, in ascolto in Libia
- I numeri/ 1
SECONDA PARTE – Tra l’Europa e l’Italia
TERZA PARTE – Guardando all’Italia
- (Dis)fare accoglienza. Attori e contesti alla prova dei Decreti Sicurezza,
- Protetti o sanati? La condizione dei richiedenti asilo tra domande di protezione e regolarizzazione
- L’accoglienza ai tempi del coronavirus
- Rifugiati-cittadini? Partecipazione e responsabilità durante il Covid e oltre
- I numeri/ 3
QUARTA PARTE – Approfondimento: la rotta balcanica
- La rotta balcanica: un sistema di violenza nel cuore dell’Europa
- La rotta balcanica nello snodo della Bosnia-Erzegovina
- Il diritto alla protezione internazionale è naufragato al confine tra Unione Europea e Turchia? Intenzioni e risultati di una politica di esternalizzazione
- I numeri/ 4
QUINTA PARTE – Approfondimento teologico