Quando l’UNHCR in Tunisia getta in strada richiedenti asilo e rifugiati, come fossero spazzatura
Drammatica la situazione che si è venuta a creare in Tunisia e che Melting Pot ci segnala in un suo articolo sabato 19 febbraio 2022 (che qui riportiamo). Numerose associazioni esprimono solidarietà alle persone rifugiate e richiedenti asilo che manifestano davanti agli uffici dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati e chiedono all’UNHCR di adempiere al suo mandato.
Sono ormai 4 notti e 5 giorni che le persone rifugiate e richiedenti asilo manifestano davanti agli uffici dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nel sud della Tunisia, a Zarzis e Medenine.
Coloro che sono espulsi/e dai centri di accoglienza, sempre più numerosi/e, denunciano l’abbandono da parte dell’agenzia Onu, che dovrebbe fornire loro protezione. Tra uomini, donne, bambini, oggi sono quasi 200 coloro che osano rendersi visibili per rivendicare il rispetto dei propri diritti.
Di fronte a procedure di asilo sempre più lunghe e incerte, prospettive di reinsediamento sempre più rare, l’assenza di supporto legale, le violenze ricorrenti da parte delle autorità e l’assenza di prospettive di lavoro, la loro espulsione dai luoghi di residenza non fa che aggravare ulteriormente la situazione estremamente precaria in cui si trovano.
Di nazionalità eritrea, somala, sudanese o etiope, la maggior parte ha attraversato i campi libici prima di cercare rifugio in Tunisia. Ma con la decisione dell’UNHCR e dei suoi partner di ridurre drasticamente l’assistenza alle persone esiliate, queste ultime sono state lasciate a loro stesse in una situazione socio-economica instabile e in un contesto politico difficile, segnato da un crescente razzismo. Molti/e di loro non hanno altra scelta che tornare in Libia, un paese pericoloso da cui stavano disperatamente cercando di fuggire.
Di fronte a questa palese violazione dei diritti, chiediamo all’UNHCR di adempiere al suo mandato: proteggere i/le rifugiati/e, non le frontiere! Ormai da diversi decenni, questa agenzia delle Nazioni Unite ha avuto un ruolo nelle peggiori politiche di sicurezza, ora lasciando in condizioni indegne le persone bloccate sempre più lontano dai confini europei.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le persone esiliate che protestano per chiedere il rispetto dei loro diritti e della loro dignità.
Protezione e libertà di movimento per tutte e tutti!
- Watch The Med – Alarm Phone
- ADIF – Associazione Diritti e Frontiere
- ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione
- Association des Mères des Migrants Disparus
- Borderline-Europe Menschenrechte ohne Grenzen e.V.
- Borderline Sicilia
- Carovane Migranti
- Caravana Abriendo Fronteras
- Couverture de la Mémoire Tunisie
- FTDES – Forum Tunisien pour les Droits Economiques et Sociaux (FTDES)
- LasciateCIEntrare
- Legal Team Italia
- Melting Pot Europa
- Migreurope
- Ongi Etorri Errefukiatuak
- Progetto 20k
- Refugee Rescue
- Rete Antirazzista Catanese
- Sea-Watch e.V.