Scuola: 670mila gli studenti stranieri, il 37% nato in Italia. Le classi a rischio “tetto 30%” sono il 2,8% di elementari e medie.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it
Romeni, marocchini ed albanesi sono la metà degli iscritti stranieri. In Lombardia un quarto degli studenti stranieri del Paese.
Aumenta ancora il numero degli studenti stranieri nelle classi italiane ma il trend risulta in calo. È quanto emerge dai dati diffusi dal Servizio statistico del Ministero della pubblica istruzione che ha censito 629mila alunni stranieri nell’anno scolastico 2008/2009, con un aumento del 6.9% rispetto all’anno precedente (574mila).
Confrontando le iscrizioni negli ultimi due anni emerge che, nonostante il continuo aumento, nell’ultimo anno si è registrata una leggera flessione, rispetto all’anno precedente, che ne aveva registrato un incremento pari al 14,5%.
L’aumento maggiore si è registrato nella scuola d’infanzia con il 12,7%, seguito da quello della scuola secondaria rispettivamente con il 10,8% per il primo grado e il 9,3% nel secondo grado. Mentre, per la scuola primaria, l’incremento registrato è solo del 7,6%.
Secondo il Ministero, nell’ultimo anno sono stati soltanto il 2,8% degli istituti a presentare un numero di studenti stranieri superiore al 30% degli iscritti. In particolare, emerge che il 26,2% delle scuole non rileva la presenza di alunni stranieri mentre in circa il 47% la consistenza dei ragazzi non italiani raggiunge il 10% degli iscritti. Circa il 18% delle istituzioni scolastiche ha una presenza straniera tra l’11% e il 20%, mentre nell’82% degli istituti di secondo grado la percentuale di studenti non italiani è inferiore al 20%.
Le classi con una presenza di alunni stranieri superiore al 30% sono circa 7.300 nella scuola primaria (5% del totale) e 3.100 (circa il 4% del totale) nella secondaria di primo grado; in entrambi i casi oltre il 70% delle classi sono concentrate nelle regioni del Nord. Considerando le classi con bambini e ragazzi stranieri nati in Italia – quelli che vengono esclusi dal computo del tetto – il fenomeno si attenua. In questo caso le classi con una presenza di alunni stranieri non nati in Italia che supera la quota del 30% risultano circa 1.300 (1% del totale) nella primaria e poco più di 1.550 (2% del totale) nella secondaria di primo grado. Inoltre – ricordando anche che la circolare si applicherà alle prime classi, quelle che cioè iniziano il ciclo – occorre tenere presente che possono essere esclusi dal tetto su richiesta del Consiglio di Istituto, gli alunni che dimostrino la conoscenza della lingua italiana e coloro per i quali è difficile il trasferimento in altri istituti, in particolare nei comuni di provincia.
Per quanto riguarda la nazionalità è ormai consolidata la maggior presenza degli studenti con cittadinanza rumena che ha raggiunto il 16,8% del totale degli alunni stranieri con una numerosità pari a 105.628. La Romania insieme all’Albania e Marocco contribuiscono per il 45% al totale della presenza straniera nelle classi. Sull’intero territorio gli iscritti di nazionalità estera sono concentrati nelle regioni del Centro-Nord, dove l’incidenza registrata è superiore alla media. Capolista la Lombardia con 151.899 studenti, mentre le regioni che rilevano una maggiore presenza straniera sono l’Emilia Romagna e l’Umbria, rispettivamente con il 12,7% e il 12,2%.
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