L’immigrazione tra le questioni del Piemonte
Una lettera dei vescovi ai neo eletti al Consiglio Regionale
TORINO (Migranti-press 15) – I vescovi del Piemonte, a poco più di una settimana dalla consultazione elettorale, scrivono ai nuovi consiglieri regionali ponendo sette questioni. Tra queste l’immigrazione. Riferendosi ai grandi valori che hanno contraddistinto la storia del Piemonte, l’Arcivescovo di Torino e Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, ha sottolineato, presentando l’iniziativa, che l’intervento della CEP è “ispirato da un sincero desiderio di dialogo per la ricerca del bene comune che riguarda tutti”.
“Dalla recente consultazione elettorale siete stati chiamati – scrivono i vescovi – al compito di amministrare la nostra regione nei prossimi cinque anni. Il vostro è un servizio politico di alto livello, che nel corso degli anni ha visto aumentare le proprie competenze e responsabilità. Ai molti auguri che avete ricevuto in questi giorni vogliamo aggiungere anche i nostri”.
“Ai Pastori – si legge nella missiva – spetta il compito di aiutare le coscienze a formarsi alla luce del messaggio cristiano e in particolare della Dottrina Sociale della Chiesa, che pone al centro il valore intangibile della vita umana e la dignità della persona come condizioni fondamentali per un autentico sviluppo della società. Come Vescovi del Piemonte desideriamo poi ricordare che il servizio politico può diventare la forma più alta della carità quando è svolto nella ricerca del vero bene comune, a servizio di ogni uomo e di tutto l’uomo, ed è arricchito dalla testimonianza di una vita trasparente e sobria”. E parlando di immigrazione i vescovi piemontesi scrivono: “abbiamo il dovere, legato alla nostra cultura e civiltà, di offrire condizioni di vita veramente umane, nel pieno rispetto della legalità, promovendo una mentalità aperta all’accoglienza, compreso in primo luogo il delicato problema delle vite nascenti, e disponibile a favorire l’integrazione, com’è nella tradizione antica e recente della nostra terra”.