Migranti e salute: tra diritto (alle cure), e reato (di clandestinità)
Francesca Severino, Maurizio Bonati; Laboratorio per la Salute Materno Infantile; Dipartimento di Salute Pubblica, IRFMN Milano; francesca.severino@marionegri.it
La legge 94/2009, emanata dal Governo italiano nel luglio dello scorso anno, ha creato un clima di incertezza e preoccupazione tra gli operatori del mondo della salute e ha avuto effetti peggiorativi in relazione al reale grado di accessibilità dei servizi sanitari da parte dei migranti, soprattutto irregolari.In Italia la salute si è progressivamente delineata come un diritto per tutti, migranti inclusi, indipendentemente dalla loro condizione giuridica. Tuttavia, nella pratica, si è continuata a registrare un’importante diseguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari tra popolazione italiana e migranti. I dati a disposizione testimoniano un fallimento delle politiche sociali e sanitarie per l’integrazione e indicano la necessità di maggiore.
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