Europei ostili verso i migranti: “Abbassano la qualità della vita”
Fonte: www.redattoresociale.it
Sondaggio d’opinione condotto dall’agenzia Harris per conto del Financial Times in Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Usa. Per il 64% dei britannici l’immigrazione ha peggiorato il paese. In Spagna e Italia 60%
LONDRA – Un sondaggio d’opinione condotto tra i cittadini dei maggiori paesi europei rivela un alto livello di ostilità nei confronti degli immigrati. L’indagine, condotta dall’agenzia Harris per conto del Financial Times, afferma per che un’ampia fetta di persone i migranti abbiano abbassato la qualità della vita, con conseguenze negative sull’economia, sui servizi pubblici e sul mercato del lavoro.L’indagine, condotta in Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti (presi come termine di confronto) afferma che per il 64% dei britannici l’immigrazione ha peggiorato il paese, una percentuale superiore a quella di Spagna, Italia (entrambe attorno al 60%), Usa (50%), Germania (44%) e Francia (40%).
Molto alte anche le percentuali di quanti dicono che l’immigrazione ha peggiorato i servizi, con i britannici che per oltre i due terzi affermano che il servizio sanitario nazionale e quello scolastico patiscono l’alto numero di immigrati. Negli altri paesi si sono registrate percentuali inferiori ma ugualmente elevate. Sono invece gli spagnoli quelli che si sentono più danneggiati dagli immigrati nella ricerca di un lavoro: per il 67%, l’immigrazione ha reso più difficile trovare un lavoro, in un paese dove si registra un tasso i disoccupazione del 20%. Per il 34% degli spagnoli inoltre, l’immigrazione si è tradotta anche in una diminuzione dei salari. Per molti degli intervistati, l’immigrazione ha anche un impatto negativo sull’economia in generale, con i britannici e spagnoli a guidare la classifica con il 52% di risposte affermative, seguiti dai i francesi al 48%, dagli statunitensi al 44%, da gli italiani al 42% e dai tedeschi al 32%.
Ma il rapporto rivela anche che questa ostilità nei confronti degli immigrati non viene giustificata da un’effettiva crescita della pressione migratoria, ma piuttosto dalla retorica della classe dirigente. Prendendo l’esempio della Germania emerge che l’ostilità nei confronti degli immigrati sia elevata nonostante un calo nel numero di immigrati che raggiungono il paese e un aumento in quelli che lo lasciano a causa della crisi economica e delle difficoltà a trovare un lavoro.