Burqa: divieto sì ma non per motivi religiosi bensì per ordine pubblico. È il parere espresso dal Comitato per l’Islam italiano alla Camera.
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Per gli esperti occorre “deconfessionalizzare la questione” perché burqa e niqab non sono “adempimento di obbligo religioso”.
“L’uso del burqa e del niqab non costituisce, secondo il Corano e secondo l’opinione prevalente della dottrina giuridica islamica, adempimento di un obbligo religioso”. Per questo il Governo “suggerisce di disciplinare la materia facendo riferimento esclusivo a profili di ordine pubblico”.È la raccomandazione che il Comitato per l’Islam italiano, costituito presso il Ministero dell’interno, ha dato al Parlamento in merito alle proposte di legge in esame.
Nel parere trasmesso alla Commissione affari costituzionali di Montecitorio e illustrato dal sottosegretario Alfredo Mantovano si legge: “Deconfessionalizzata, la questione si risolve in quella più generale concernente l’uso di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico”.