Al nord un residente su dieci è straniero
Fonte: www.redattoresociale.it
Dossier Caritas/Migrantes: differenze abissali rispetto al sud e nelle isole, dove gli stranieri sono meno del 3% dei residenti. Incidenza maggiore in Emilia Romagna, poi Lombardia e Veneto. Fra le province, quota maggiore di stranieri a Brescia
ROMA – Uno su dieci. Crescono gli stranieri e in molte zone d’Italia la percentuale degli stranieri sul totale della popolazione residente raggiunge e supera quota 10%. E’ questa, in particolare, la situazione del Nord-est, in cui gli stranieri hanno una incidenza media del 9,8% sul totale dei residenti, valori lievemente superiori a quelli segnalati nelle regioni del Nord Ovest (9,3%) e del Centro (9%). La differenza è abissale rispetto alle cifre fatte segnare al Sud (2,8%) e nelle Isole (2,8%). La media nazionale è attestata sul 7%.
A livello regionale queste disparità si mostrano ancora più accentuate. Il fenomeno migratorio assume particolare rilevanza in Emilia Romagna (la regione con il valore massimo dell’incidenza 10,5%), ma anche in Lombardia (10%) e in Veneto (9,8%). Al Centro spicca il valore dell’Umbria (10,4%), ove la presenza straniera raggiunge, in termini di peso sulla popolazione complessiva, i livelli propri del Nord. Si segnalano comunque anche i livelli elevati della Toscana (9,1%), delle Marche (8,9%) e del Lazio (8,8%). Nel Mezzogiorno il solo valore significativo è quello dell’Abruzzo (5,7%), dove più di un residente su venti è straniero.
Le province ove è maggiore la quota di stranieri sulla popolazione sono province del Nord quali Brescia (12,9%), Piacenza, Reggio nell’Emilia, Mantova, Modena (livelli dell’incidenza che si attestano tutti intorno al 12%), Parma, Verona, Treviso, Pordenone (province con livelli superiori all’11%). Spiccano i valori di alcune province del Centro, come Prato (12,7%) ma anche Perugia e Macerata (valori prossimi all’11%). Nelle province del Mezzogiorno l’incidenza è in generale notevolmente più bassa. Fatta eccezione per le province di Teramo (7,4%), l’Aquila (6,5%) e Olbia-Tempio (5,9%), in questa zona del paese le province si caratterizzano per valori dell’indicatore non superiori al 4%. L’incidenza della popolazione straniera per l’insieme dei Comuni capoluogo di provincia è dell’8,7%, quindi ben superiore al valore medio nazionale (7%). Se si considerano poi le sole dodici principali città, il valore dell’indicatore sale a più di nove stranieri ogni cento abitanti.