Milano, migranti sulla torretta per solidarietà. Il Naga: “50 mila truffati”
Fonte: www.redattoresociale.it
In segno di solidarietà ai sei che da oltre una settimana sono saliti su una gru a Brescia, 5 migranti si sono arrampicati sulla torretta ex “Carlo Erba” in via Imbonati per chiedere il permesso di soggiorno
MILANO – Continua la protesta dei cinque immigrati che venerdì notte si sono arrampicati sulla torretta ex “Carlo Erba” in via Imbonati: per manifestare solidarietà ai sei che da oltre una settimana protestano a Brescia (vedi lancio precedente) e per chiedere la concessione di un permesso di soggiorno a tutti gli immigrati che sono rimasti coinvolti nella cosiddetta “sanatoria truffa”. La situazione è rimasta abbastanza tranquilla per tutta la mattinata, ma nel primo pomeriggio è arrivato l’ordine della questura di non far salire più nessuno sulla torretta. Solo dopo una lunga trattativa i dimostranti hanno ottenuto il via libera per portare ai cinque manifestanti cibo, acqua e coperte. “Ma non possiamo portare batterie o le ricariche per i cellulari”, spiega Edda Pando, del Comitato immigrati di Milano.
Le richieste lanciate dalla torretta di via Imbonati sono simili a quelle presentate dai bresciani: rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla “sanatoria truffa”; prolungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro; rilascio del permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro. Cui si aggiungono: emanazione di una legge che garantisca il diritto di asilo; riconoscimento del diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni; riconoscimento della cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia. Il Comitato imigrati di Milano ha organizzato per domenica 14 novembre una manifestazione sotto la torretta.
Complessivamente, secondo quanto denuncia il Naga, “sono almeno 50 mila gli immigrati che sono stati truffati in tutta Italia -spiega l’avvocato Pietro Massarotto, presidente dell’associazione-. Ma si tratta di una stima a ribasso”. Secondo i dati pubblicati dal ministero dell’Interno, infatti, su 130mila domande di regolarizzazione presentate, il 41% non è ancora stato vagliato. “Tra quelle già esaminate, 20mila sono già state rigettate perché si trattava di false domande. Mentre fra quelle che ancora attendono di essere esaminate, che sono in buona parte problematiche, ci si aspetta che almeno altre 20mila saranno rigettate”, spiega Massarotto.
A tutte queste persone, bisogna poi aggiungere quanti sono stati truffati da falsi datori di lavoro che non hanno mai presentato domanda di sanatoria e hanno fornito agli immigrati false attestazioni di regolarizzazione. “Abbiamo ipotizzato che si tratti di almeno 10mila persone in tutta Italia -commenta ancora Massarotto- ma molto probabilmente il dato reale è molto più alto”. Solo a Milano, infatti, il Comitato immigrati, il Naga, l’Arci e il comitato inquilini Molise Calvairate hanno raccolto duemila testimonianze di persone che hanno subito una truffa. Hanno consegnato migliaia di euro a intermediari senza scrupoli che non hanno mai presentato domanda di regolarizzazione. Resta tesa intanto la situazione a Brescia: la questura ha confermato l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e istigazione alla violazione delle leggi per le persone fermate nel corso della mattinata. Secondo quanto riferito da “Radio onda d’urto” i fermati sono una trentina